La Mia Azienda

dal gennaio 2016

Stanco del sistema che ci impone regole e con la voglia di creare un “mondo” che rispetti le mie idee e la mia persona, nel gennaio 2016 a Sugano, una piccola frazione del Comune di Orvieto situata su una pendice rocciosa dell’altopiano dell’Alfina, a 436 m.s.l.m., decido di creare una piccola realtà agricola che abbia come fondamento il rispetto della natura e dei i suoi cicli.

Senza alcuna esperienza di terra e agricoltura ma con tanta buona volontà, mi rimbocco le maniche, rilevo dei terreni ed un vigneto appartenenti alla famiglia di mia moglie e inizio questa nuova avventura.

Per diversificare l’offerta, decido di puntare su tre prodotti: olio, nocciole e vino.

Quest’ultimo rappresenta la punta di diamante dell’azienda ed è il risultato delle preziose uve di un vigneto di un ettaro di superficie, impiantato nel lontano 1969, ubicato nelle vicinanze del caratteristico Laghetto di Sugano a 260 m.s.l.m., su terreno argilloso, esposto verso il suggestivo panorama della Rupe di Orvieto.

Il controllo attento e costante di tutte le fasi del ciclo produttivo, la vinificazione effettuata con le più moderne tecnologie e l’affinamento in cantina scavata nel tufo, dà origine ad un nettare costituito da circa 4000 bottiglie di Orvieto Classico Superiore: il LAGUS.

Sempre nello stesso terreno, nell’altro ettaro rimasto, abbandonato da anni, ho creato un vigneto giovane per età, ma con radici ben salde nel passato in quanto, le nuove viti non sono altro che la riproduzione del vigneto da cui viene ricavato il Lagus.

Come può non mancare un vino rosso? Nei pressi di Sugano, in circa mezzo ettaro di terreno, da uve Sangiovese, riesco a ricavare un vino unico e importante per il suo significato e la sua storia: il SAVEIO.


Nessuno muore finché vive nel cuore di chi resta

Ugo Foscolo

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Quel contadino mi vien da ricordare,
perchè curava la vite filare per filare. Lo ricordo con amore perché forse era un uomo d’onore. Oggi ne tramando la tradizione perché credo sia un’occasione. Acino dopo acino, foglia dopo foglia perché di bere Lagus vi venga voglia

Luigi Celentano